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Fendi Fur

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Evoluzione senza rivoluzione. È il concetto alla base dell’approccio che il Direttore Artistico Kim Jones dedica a Fendi Furs. Un secolo di tradizione artigianale, ricerca e creatività prende forma in capolavori sofisticati e contemporanei.

Le origini

Tutto ebbe inizio nel 1925 a Roma, quando Adele Casagrande ed Edoardo Fendi aprirono il loro laboratorio di pellicce e pelletteria in via del Plebiscito. Le figlie scelsero di seguire i loro passi, dando origine all’era delle cinque sorelle Fendi. È passato un secolo da allora e oggi l’Atelier Fendi Fur, nel meraviglioso Palazzo della Civiltà Italiana, è una realtà unica nel suo genere che non ha mai smesso di rendere omaggio all’impareggiabile tradizione della Maison.

L’eredità di Karl Lagerfeld

“Il legame tra Karl Lagerfeld e Fendi rappresenta la storia d’amore più longeva della moda.” – Silvia Venturini Fendi

 

Nel 1965 le sorelle Fendi decisero di assumere il primo direttore artistico della Maison. Scelsero Karl Lagerfeld, che durante il suo primo anno in carica creò un nuovo logo e un vero mantra: FF, Fun Fur. Ebbe così inizio un periodo intriso di un’energia creativa senza precedenti che ridefinì il concetto di pelliccia per Fendi e per il resto del mondo.

 

In origine, le pellicce venivano confezionate in tagli pesanti e mantenevano il loro colore naturale. Lagerfeld si servì della straordinaria maestria Fendi per sperimentare con colori e motivi grafici inediti, trasformando le pellicce in autentiche opere d’arte portabili, moderne e leggere.

Lo stile di Kim Jones

Traendo ispirazione dalla visione di Kim Jones, in grado di scardinare e reinventare i dettami dell’artigianalità, con l’effetto “what's that?” a farla da padrone, l’Atelier continua a innovare la pellicceria, riuscendo a sbalordire attraverso l’esplorazione creativa e l’accostamento inedito di materiali.

Solo da Fendi

Simbolo di un’artigianalità raffinata, le pellicce vengono realizzate attraverso tecniche esclusive che solo Fendi padroneggia. Stagione dopo stagione, la maestria della Maison viene elevata a nuovi livelli sotto la guida del Direttore Artistico che, restando fedele alla creatività visionaria di Fendi, dà forma a modelli sempre più originali e ricercati.

 

Una delle tecniche più care all’Atelier è la lavorazione a intarsio. Per realizzarla, gli artigiani assemblano con minuziosa precisione elementi di diverse forme, colori e dimensioni per creare intricati motivi ed effetti 3D. I capi così realizzati, spesso privi di fodera, risultano raffinatissimi sia all’interno che all’esterno.

 

Lo Shibori è un’altra tecnica innovativa molto amata dalla Maison: originaria del Giappone, consente di tingere le pellicce con un effetto tie-dye.

Astuccio

Disegnata da Karl Lagerfeld nel 1971, la cappa Astuccio è priva di tasche e aperture per un effetto avvolgente. La creazione è realizzata con la tecnica Gheronato: gli artigiani Fendi tagliano sottilissime strisce di pelliccia a V per poi cucirle insieme con la massima cura e adattarle al design e alla geometria di ciascun capo.

Featherlike

Le creazioni Featherlike, massima espressione dell’ingegno di Karl Lagerfeld, sono realizzate a partire da sottili strisce di pelliccia cucite su una base di organza. Privato della fodera, ogni capo diventa leggero, impalpabile e soffice al tatto. Un capolavoro di maestria artigianale.

Scopri la storia di Fendi

Artigianalità, raffinatezza e design contemporaneo: la storia di Fendi è da sempre sinonimo di eleganza e sperimentazione.

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